sabato 27 agosto 2016

Beretta & Borsalino: L'Avventura Frattale - L'esempio





Nella scorsa puntata abbiamo discusso della Avventura Frattale e delle regole che la governano, ora proviamo a metterle con un esempio concreto.


Innanzitutto l’azione si svolge a Bologna (qui il link a una puntata precedente del blog in cui era stata stilata una prova di Città).


Innanzitutto partiamo dal nome: Le torri dei suicidi


Spiegazione: nel corso dei secoli le due torri di Bologna, la Garisenda e degli Asinelli, sono state scelte molte volte per le loro altezze da coloro che desiderano darsi la morte; ultimamente però il numero dei suicidi è salito in modo preoccupante.
La realtà che sta dietro a questi fatti è molto più oscura e parte da assai lontano… Nel dodicesimo secolo un povero manovale, soprannominato Asinelli, si innamora della figlia di un ricco nobile di nome Garisenda e la chiede in moglie. Il padre della giovine, infastidito da tanta arroganza da parte di un plebeo, afferma che acconsentirà solo se riuscirà a costruire come dote la torre più alta di tutta Bologna.
A questo punto la leggenda romantica afferma che Asinelli scoprì un tesoro in monete d’oro in parte in secca del fiume Reno e con esso costruì la torre richiesta per esaudire il suo sogno d’amore; la realtà purtroppo è ben diversa: Asinelli strinse un patto con un demone chiamato Alastor promettendogli in cambio l’anima e vittime fresche.
A quel punto la torre fu costruita e Garisenda dovette acconsentire al matrimonio a malincuore.
Passò qualche anno e Garisenda cominciò a sospettare la verità e a scoprire cosa non andava: il ritrovamento di strani resti vicino alla torre, alcuni morte strane di operai e appartenenti fecero aleggiare un cupo alone attorno alla nuova costruzione.
Non ci volle molto perché il nobile scoprisse la verità sul patto scellerato di Asinelli e ne stringesse uno simile con un altro demone di nome Belial per ripristinare il suo onore ferito.
Belial costruì una torre imponente e altissima, esattamente a fianco della prima.
Come si sa le creature demoniache sono votate al male e non esiste coesione tra esse: Alastor e Belial cominciarono a darsi battaglia per la supremazia e, non potendolo fare apertamente, cominciarono a utilizzare i loro poteri per reclutare succubi e proseliti che combattessero al posto loro. Si generò un clima di morte e di terrore che culminò con la morte violenta della moglie di Asinelli.
Spinti dal dolore, Asinelli e Garisenda unirono le forze per fermare le due creature ultraterrene: trovarono in un vecchio tomo un rito pagano che avrebbe portato fine a quella agonia.
Il rituale consisteva nel racchiudere in un vaso parte dell’essenza dei due demoni e poi distruggerlo per poter bandire per sempre le due entità malefiche.
Purtroppo Asinelli e Garisenda furono interrotti poco prima di finire: Belial e Alastor unirono anch’essi le forze e con un gesto di sperato scagliarono un fulmine contro la torre Garisenda (luogo scelto per compiere l’incantesimo) e spezzandola a metà.
I due uomini morirono nel crollo, ma con un ultimo gesto disperato riuscirono a nascondere in una teca della torre il vaso e a limitare almeno in parte i poteri dei due demoni.
Dopo questa immane tragedia, le cose tornarono a una parvenza apparente di normalità: il rito aveva vincolato i demoni alle rispettive torri e gli aveva tolto molti dei loro poteri.
Belial e Alastor non erano comunque stati sconfitti: avevano comunque la possibilità di ottenebrare le menti deboli e a creare proseliti. Per secoli hanno cercato invano il vaso (non sapendo a causa della magia che lo pervade di averlo sotto i loro occhi) per potersi liberare, ma inutilmente.
Nell’ultimo periodo i due hanno scoperto che un rito di sangue potrebbe essere in grado di generare un piccolo terremoto che farebbe crollare le due torri liberandoli per sempre.


Questa è la storia.
Ma veniamo alla generazione degli aspetti, come dicevamo quattro/cinque al massimo.


Due demoni dell’Inferno imprigionati
Succubi e Proseliti
Il vaso nella teca nascosta
La maledizione delle torri
Una storia di riti dimenticata


Veniano ora alle abilità partendo dal presupposto che il valore massimo negli approcci dei giocatori sia un +3.



Interagire: +5


Esplorare: +3


Conoscere: +3


Assalire: +1



Passiamo agli elementi vitali che saranno quelli standard ossia tre stress e tre coseguenze.
Infine metteremo qualche Talento infondo per insaporire.


Ricapitoliamo


Titolo: Le torri dei suicidi


Aspetti:
Due demoni dell’Inferno imprigionati
Succubi e Proseliti
Il vaso nella teca nascosta
La maledizione delle torri
Una storia di riti dimenticata


Approcci:
Interagire: +5
Esplorare: +3
Conoscere: +3
Assalire: +1


Elementi vitali:


Stress: [ ] [ ] [ ]


Conseguenze: Lieve, Moderata, Grave



Talenti:


Deiderio Demoniaco di suicidio: A causa della maledizione delle torri di cui Belial e Alastor sono i creatori, se si deve ricevere una conseguenza dall’essere stati attaccati da un demone o dai sui proseliti, essa sarà necessariamente “Gettarsi dalla cima della torre”. Inoltre se si dovesse accettare un grande costo per ottenere un successo, esso sarà ricevere su di sé l’aspetto “Gettarsi dalla cima torre”. Se si volesse accettare questo costo, ma pagarne uno diverso il giocatore dovrà spendere un punto fato.


Invasati!: Coloro che possiedono un aspetto legato alla possessione demoniaca (che sia volontaria o meno) ottengono +2 nel compiere azioni atte a procurare danno fisico.


Nascosto a occhi terreni e ultraterreni: il vaso del rito di Garisenda e Asinelli fornisce un +2 alle prove di superare un ostacolo atte a ritrovarlo.


Come vedete è tutto….ma manca ancora qualcosa?
Se volete, si possono creare sia le statistiche dei proseliti dei demoni per averle già pronte...oppure utilizzare meramente le caratteristiche dell’avventura.


Seguaci dei demoni


Aspetti: Fedeli al male, Insensibili al dolore


Capaci: Commettere atti violenti, Seguire il volere del loro Signore
Incapaci: Devozione al sacro, Disobbedire al loro Signore


Stress [ ] [ ] [ ]


La stessa cosa per i due demoni


Alastor/Belial


Concetto Base: Demone venuto dall’Inferno


Problema: Devo liberarmi da questa prigione prima di Alastor/Belial


Aspetti: Incorporei e Corporei, Lusinghe e Promesse, Banda di accoliti


Approcci:


Appariscente: +4
Elusivo: +3
Rapido: +2
Ingegnoso: +2
Energico:+3
Attento: +1


Stress [ ] [ ] [ ]


Conseguenze: Lieve, Moderata, Grave


Talenti:


Aspetto Demoniaco: a causa del suo aspetto spaventoso il demone fornisce un ostacolo di +4 come prova da superare quando scatena la sua aurea malvagia.


Schiavo della maledizione: il demone ottiene un +2 alle prove quando cerca di convincere in modo appariscente a eseguire i suoi ordini chiunque possieda su di sé l’aspetto “Gettarsi dalla cima della torre”.


Lusinghe del male: il demone ottiene un +2 quando cerca in modo appariscente di convincere a eseguire i suoi voleri.


Questo adesso è davvero veramente tutto per giocare la partita.

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