venerdì 9 novembre 2018

Semplici consigli da un profano per una dimostrazione di GDR

Lucca è finita anche quest’anno e come sempre una marea di novità hanno invaso il mondo del GDR, ma il mio articolo vuol essere una critica (spero costruttiva) verso coloro che di fatto fanno le dimostrazioni dei GDr in molte fiere.

Intendiamoci ci sono fior di dimostratori in giro, ma devo dire (mio malgrado) che parecchi altri latitano e peccano in punti che io ritengo fondamentali.

1) Il dimostratore DEVE conoscere le regole del prodotto che mi sta illustrando. Sembra banale, ma mi è capitato più volte (anche con case editrici grosse e importanti) che i dimostratori NON conoscessero in alcun modo il prodotto che mi stavano spiegando. Non sto parlando della loro abilità di masterare una sessione, ma proprio della conoscenza delle regole di base: spesso con errori macroscopici. Una volta (ve lo giuro) mi è stato spiegato tutt’altro.

2)Una dimostrazione non è una sessione di gioco. Anche questo sembra banale ma mi è più volte capitato che per farmi provare un GDR mi si proponesse una vera e propria masterata da gioco di ruolo, una volta di quasi tre ore. Voglio dare un consiglio spassionato:per me una sessione dimostrativa dovrebbe al massimo durare un’oretta e mezza: mezz’ora per spiegare un’infarinatura delle regole base, l’altra oretta per usare un canovaccio base d’avventura che permetta di provare uno scontro fisico, una interazione sociale e qualche altra regola centrale del gioco.

3)Non usare un foglio di carta per segnare gli appuntamenti per le dimostrazioni. Con l’utilizzo delle nuove tecnologie e con il fatto che ognuno di noi possiede uno smartphone, trovo ridicolo (anzi diluviano) utilizzare un espediente del genere. E’ un attimo perdere il suddetto foglio (mi è capitato), creare fraintendimenti e casini vari. Consiglio un semplice file di calendar di google a cui si invitano i partecipanti. Vi assicuro niente di troppo complicato e che porta via zero tempo.

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